La neve artificiale [modifica]
La neve artificiale viene prodotta con un processo che imita quello naturale. Il cannone sparaneve pompa e nebulizza l'acqua liquida in ingresso e questa poi, sotto forma di piccolissime goccioline d'acqua, ghiaccia quasi istantaneamente al contatto con l'aria a diversi gradi centigradi sottozero (tipicamente al di sotto dei -6 °C, -7 °C) formando così cristalli di ghiaccio.[1] Combinando quindi acqua e aria compressa nelle giuste proporzioni e refrigerando opportunamente è possibile ottenere prima i nuclei di congelamento e poi lo sviluppo del cristallo di neve. In questa miscela si immette ancora acqua vaporizzata e si ricrea ciò che avviene in natura. Attorno ai nuclei di congelamento si deposita l’acqua e si formano i cristalli di neve, che per effetto della gravità si depositano al suolo. Un cannone per la produzione di neve quindi non fa altro che ripetere più velocemente ciò che avviene in natura. Occorre che la temperatura e l’umidità dell’aria siano nelle condizioni ideali, e più bassa è tale umidità tanto maggiore sarà l’efficienza di trasformazione dell’acqua in neve. La struttura delle particelle gelate così prodotte tuttavia appare più compatta e sferica di quelle naturali, quindi la neve artificiale presenta alcune caratteristiche fisiche diverse da quella naturale, che comportano una sua maggiore densità
Alcune sostanze possono catalizzare e facilitare la formazione di nuclei di congelamento, come ad esempio l’utilizzo di una proteina prodotta per fermentazione in ambiente controllato dal batterio Pseudomonas syringae. In passato si è fatto uso di tale metodo, oggi però il controllo del diametro degli spruzzatori dei cannoni da neve rende inutili tali additivi, e l’analisi chimica non evidenzia quasi mai differenze tra la neve prodotta dai cannoni e quella naturale.
Caratteristiche fisiche di neve naturale e neve artificiale [modifica]
La neve naturale dopo la sua caduta va incontro ad una serie di trasformazioni (metamorfismi) che ne alterano la struttura originale. Questi metamorfismi sono i responsabili delle caratteristiche meccaniche e fisiche del manto nevoso. La densità della neve naturale dopo un certo periodo di tempo dalla caduta, se non viene trattata con mezzi meccanici, (ad esempio macchine battipista), è valutata attorno ai 200 – 300kg/m2. La neve artificiale si deposita al suolo con valori di densità superiori a quelli della neve naturale metamorfosata, attorno cioè a 400 – 500kg/m2. Questa differenza dipende dal metodo di produzione e solitamente è inferiore quando la neve è prodotta con generatori a ventola multiugello. La struttura fisica della neve artificiale differisce dunque dalla neve naturale e questo comporta aumento di carichi sul terreno. La neve artificiale consente di isolare il terreno dal gelo che, in assenza di precipitazioni nevose, potrebbe penetrare a fondo nella cotica erbosa, ma tale isolamento è meno efficace di quello prodotto dalla neve naturale. Inoltre la neve artificiale prodotta a stagione avanzata ritarda l'inizio dell'attività vegetativa.