Domanda:
Sviluppo sostenibile?
anonymous
16 years ago
i problemi che hanno portato a mettere in atto lo sviluppo sostenibile, la definizione di sviluppo sostenibile, approfondimenti, etc
Tre risposte:
Vale**
16 years ago
L’idea di sostenibilità si presenta per la prima volta nel 1972, con la Conferenza di Stoccolma, in cui l'uomo viene riconosciuto soggetto responsabile per la protezione e il miglioramento dell'ambiente per le generazioni presenti e future; si afferma infatti che le risorse naturali della Terra vanno salvaguardate attraverso una programmazione e una gestione appropriata e attenta, mentre deve essere mantenuta e migliorata la capacità della Terra di produrre risorse vitali rinnovabili.

Nel 1987 con il Rapporto Bruntland venne definito il concetto di sviluppo sostenibile come “sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”. La protezione dell'ambiente non veniva più considerata un vincolo allo sviluppo, bensì una condizione necessaria per uno sviluppo duraturo.

Nel 1992 le Nazioni Unite organizzarono a Rio de Janeiro una conferenza mondiale su ambiente e sviluppo. Scopo della conferenza era l'individuazione di strategie per conciliare le esigenze dei paesi poveri e quelle dei paesi industrializzati. Nel corso della conferenza furono approvate una serie di convenzioni su alcuni specifici problemi ambientali (clima, biodiversità e tutela delle foreste), nonché la Carta della Terra, in cui venivano indicate alcune direttive su cui fondare nuove politiche economiche più equilibrate, e il documento finale (poi chiamato Agenda 21), quale riferimento globale per lo sviluppo sostenibile nel XXI secolo.

Nel 1994, con la Carta di Alborg, è stato fatto il primo passo dell'attuazione dell'Agenda 21 locale e sono stati così definiti i principi base per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d'azione locali.

Nel 1997, durante la Conferenza di Kyoto, si discute in particolare del problema del riscaldamento globale. In questa occasione è stato stilato un Protocollo con obiettivi precisi e vincolanti, segno di una piena presa di coscienza della necessità di attuare un modello di sviluppo sostenibile. Tale protocollo impegna i paesi industrializzati e quelli a economia in transizione a ridurre complessivamente del 5% le principali emissioni di gas capaci di alterare l'effetto serra naturale del nostro pianeta nel periodo compreso fra il 2008 e il 2012.

L’urgenza di definire strategie globali sui temi più critici per il futuro del pianeta (acqua, energia, salute, sviluppo agricolo, biodiversità e gestione dell’ambiente) ha motivato l’organizzazione del il più grande summit internazionale sullo sviluppo sostenibile, tenutosi a Johannesburg nel settembre 2002. Tra gli impegni principali stabiliti dal Piano di azione finale vi è quello di dimezzare entro il 2015 il numero degli individui che nel mondo non hanno accesso alla risorsa acqua.
anonymous
16 years ago
lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie.

Il concetto principale di questo modello di sviluppo, compatibile con le esigenze di tutela e salvaguardia delle risorse dell’umanità, ripropone una visione del mondo nella quale il fine ultimo è rappresentato dal raggiungimento di una migliore qualità della vita, dalla diffusione di una prosperità crescente ed equa, dal conseguimento di un livello ambientale non dannoso per l’uomo e per le altre specie viventi e nel quale sia possibile una più equa accessibilità alle risorse.

Per favorire lo sviluppo sostenibile sono in atto molteplici attività ricollegabili sia alle politiche ambientali dei singoli stati e delle organizzazioni sovranazionali in particolare, il nuovo concetto di sviluppo sostenibile proposto dall'UNESCO nel 2001 indicando che "la diversità culturale è necessaria per l'umanità quanto la biodiversità per la natura (...) la diversità culturale è una delle radici dello sviluppo inteso non solo come crescita economica, ma anche come un mezzo per condurre una esistenza più soddisfacente sul piano intellettuale, emozionale, morale e spirituale". (Art 1 e 3, Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale, UNESCO, 2001). In questa visione, la diversità culturale diventa il quarto pilastro dello sviluppo sostenibile, accanto al tradizionale equilibrio delle tre E, : ecologia, equità, economia. Comunque questa definizione parte da una visione antropocentrica, infatti al centro della questione non è tanto l'ecosistema, e quindi la sopravvivenza e il benessere di tutte le specie viventi, ma piuttosto le generazioni umane. Ecco perché la dottrina delle tre E da sola non basta in un quadro operazionale di sviluppo sostenibile.
Mars79
16 years ago
Il problema nasce insieme al crescere dell'inquinamento e del divario sociale in tutto il mondo.



http://it.wikipedia.org/wiki/Sviluppo_sostenibile



http://europa.eu/legislation_summaries/environment/sustainable_development/index_it.htm


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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