La Concordia ha una stazza di circa 114000 tonnellate, non è per nulla facile rimuoverla e disincagliarla.
Esistono allo scopo delle ditte specializzate in recuperi di relitti marini, che operano a livello internazionale.
Esistono varie possibilità che le ditte specializzate valuteranno, per intraprendere quella che sarà più fattibile e meno problematica.
Sono già stati ipotizzati diversi approcci, tra cui:
- Pali perno
- Palloni
- Smembramento in loco
A parte l'ipotesi dello smembramento, negli altri casi prima ovviamente verrebbe raffazzonata la falla e verrebbero svuotati i serbatoi. Verrebbe anche pompata fuori l'acqua che ora lo scafo ha imbarcato. Si capisce anche intuitivamente che meno peso si lascia a bordo della nave più semplice sarà farla galleggiare.
Vediamo i metodi, molto brevemente:
+ Nel caso di pali, verrebbero fissati dei robusti pali e la nave verrebbe tirata con delle funi in modo da raddrizzarla facendo fulcro sui pali. Una volta guadagnata una linea di galleggiamento stabile la nave viene trainata via dai rimorchiatori.
+ Nell'ipotesi dei palloni gonfiati d'aria, verrebbero fissati alla nave (intorno e sotto di essa) alcuni grossi palloni che, una volta gonfiati, permettono il galleggiamento dello scafo e il suo traino a mezzo di rimorchiatori.
+ Nel caso di smembramento, bisogna prevedere delle potentissime gru galleggianti (ne esistono poche al mondo) che smontino a pezzi la nave per caricarla su altre imbarcazioni dedicate.
Esistono anche altre possibilità che ovviamente saranno prese in considerazione, anche se al momento le più fattibili sembrano le sopracitate ipotesi.
L'ipotesi di un affondamento controllato è da escludere sia per un fattore ambientale, sia per un mero fattore economico e di immagine della Compagnia.