Domanda:
devo fare la descrizione oggetiva della mela.. come è fatta?
anonymous
2008-02-17 07:12:39 UTC
come è fatta la mela?? è per una descrizione oggettiva... 10 punti al migliore! grazie
Sette risposte:
anonymous
2008-02-17 08:38:47 UTC
la mela è un frutto proebito.verde o rossa che sia.
anonymous
2008-02-17 07:34:54 UTC
La mela è forse il frutto più valutato dalla moderna dietologia. Sicuramente la presenza per gran parte dell'anno, la facile portabilità (che la rende molto pratica per gli spuntini) e, non ultime, le caratteristiche alimentari giustificano la posizione di rilievo che occupa presso gli alimentaristi. Del resto anche presso i romani era comune cominciare il pranzo con le uova e finirlo con mele e altra frutta (da cui la celebre frase Dalle uova fino alle mele).

La mela è originaria del mar Nero e del mar Caspio. La buccia è liscia o rugginosa, di colore verde, giallo o rosso con macchie e striature. La polpa è bianca o giallognola, soda e succosa, di sapore dolce o acidulo, a volte farinosa. Vi sono mele da tavola con diversi periodi di maturazione e mele da sidro diffuse nei Paesi nordici e in Francia. La mela è molto usata in cucina, si mangia sia cruda sia cotta e se ne estraggono vari succhi. A differenza di altra frutta, la mela non contiene molta vitamina C (7 mg per 100 g).
anonymous
2008-02-17 07:21:06 UTC
La mela è il frutto del melo, originario dell'Asia centrale la cui comparsa risale al Neolitico, ed attualmente è presente con circa 2000 varietà.



La mela è il frutto più destagionalizzato (lo si trova tutto l'anno) ma ciò richiede la presenza di impianti che quindi ne limitano la diffusione. La sua naturale maturazione varia da fine agosto a metà ottobre.



Dopo il raccolto, i frutti sono conservati a temperature da 0.5 a 2.5 °C con umidità relativa del 59-68%. Per conservazioni prolungate si ricorre a conservazioni in celle con atmosfera controllata (più ricca di CO2).



Le mele sono destinate prevalentemente al consumo casalingo. In Italia l'utilizzazione industriale riguarda la produzione e la rivendita di fette di mela per l'industria dolciaria) per la quale sono idonee le mele delle varietà Golden Delicious, Rome Beauty,Costa's Trade, Imperatore e di blanche neve.



Altre destinazioni per le mele in industria sono: produzione di sidro, succhi di lipidi, molto richiesti nei paesi del nord Europa, creme, fette di mela essiccate, produzione di alcol.



Gli obiettivi del miglioramento genetico riguardano l'ottenimento di piante resistenti ai roditori, al colpo di fuoco batterico, alla ticchiolatura, oidio e afidi. Si punta anche all'ottenimento di varietà autocompatibili.



Curiosità:

Per le mele il marchio di produzione è essenziale perché garantisce norme restrittive sull'uso di sostanze chimiche; si può ricorrere a mele biologiche o a mele dai marchi conosciuti, mentre è meglio diffidare di "mele" anonime soprattutto lontano dalla stagione tipica della qualità di mela considerata.
anonymous
2008-02-17 07:16:36 UTC
è rotonda verde o rossa...e non dir edolce...se no potrebbe subbentrare la soggettività...ciao
anonymous
2008-02-17 07:37:40 UTC
Melo - Malus pumila Mill.

Atlante delle coltivazioni arboree - Alberi da frutto

Generalità



Originario di una zona sud caucasica, il melo è oggi coltivato intensivamente in Cina, Stati Uniti, Russia, Europa (soprattutto in Italia e Francia).

In Italia la produzione è concentrata nel settentrione: l'80% del raccolto nazionale, infatti, proviene da tre regioni del Nord: Trentino-Alto Adige (46%), Emilia-Romagna (17%) e Veneto (14%). Altre aree di una certa importanza sono Piemonte, Lombardia e Campania.

Appartiene alla grande famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Pomoideae, genere Malus.

Il melo è una pianta di dimensioni medio-elevate che può raggiungere un'altezza anche di 8-10 metri.

Il melo presenta gemme a legno e miste portate da diversi rami fruttiferi, cioè da dardi, lamburde, brindilli e rami misti. Il frutto è un pomo o melonide (falso frutto); la corteccia è tipicamente liscia rispetto altre specie e la foglia si distingue per il margine seghettato. Esiste autoincompatibilità gametofitica nel gruppo della cultivar (cv), ma i gruppi pomologici sono tra loro intercompatibili, perciò sono necessarie più cv per un impianto.

Limiti pedoclimatici: è resistente al freddo (fino a -25°C, con qualche eccezione), per la sensibilità alle gelate tardive dipende dall’epoca di fioritura, e sopporta bene il calcare se il terreno è ben drenato, si adatta a vari terreni.



Varietà e portainnesti



Il panorama varietale è molto ampio e per la scelta ci si riferisce alle Liste di orientamento varietale - Progetto finalizzato MiPAF.

- Gruppo Gala: Sansa, Gala schnizer, Prime red, Summerfree

- Guppo Red Delicius: Early red one, Red chief, Scarlet spur

- Guppo Golden: Golden delicious cl b, Smoothee, Tentation

- Guppo Jonagold: Novajo, Renetta del Canada, Querina

- Guppo Stayman: Staymared, Superstayman, Stayman winesap Lb 781

- Guppo Fuji: Fuji kiku 8, Fuji naga-fu 12

- Altre: Imperatore Dallago, Granny Smith, Annurca, Pink Lady.

I portinnesti utilizzati sono:

- M9, per impianti ad alta densità

- M9 cloni: EMLA, meno pollonifero, T3377, T338, T339 (Nakb) produttivi

- M9 simili: Pajam1 e 2, il primo è meno vigoroso

- M26, per terreni fertili e non asfittici

- Cover 2, dà qualità.

La propagazione avviene: per seme, margotta di ceppaia e propaggine di trincea per l’ottenimento di portinnesti, anche se vi è una diminuzione dei franchi da seme, mentre si usa l’innesto per la parte superiore.



Tecnica colturale



Le forme di allevamento prevalenti oggi sono la palmetta e il fusetto con sesti di impianto che partono da un minimo di 3 m per 1 m e 5 m per 4 m, rispettivamente; la densità d’impianto varia da 500 fino a 3000 piante/ha.

L’irrigazione è sempre necessaria per la produzione, 6000 m3/ha. La concimazione ci rimanda alle metodiche agronomiche del calcolo delle asportazioni e dell’analisi fogliare; si tenga conto che gli elementi primari richiesti sono N (80-90 kg/ha/anno) e K (50-80 kg/ha/anno), il P in quantità inferiore alla metà dei precedenti (100-120 kg/ha biennale o triennale). Sono importanti anche Ca, Mg, Bo, Fe,Zn, S.

Circa la potatura è possibile attuare quella di tipo meccanico, puntando perciò a produrre su lamburde; è necessario dunque considerare l’habitus di fruttificazione. Specie su piante giovani si opera la potatura verde che consiste in una scacchiatura (eliminazione dei rami mal posti). Si ricorda che nell’operazione di diradamento dei frutti il melo è l’unica specie che risponde al diradamento chimico. Per gli impianti intensivi si utilizza soprattutto bioregolatori per controllare l’equilibrio vegeto-produttivo nelle varie fasi, secondario risulta il contenimento dell’apparato radicale.



Produzioni



La produzione si aggira sulle 40 t/ha. Per quanto concerne la raccolta ci si basa su indici quali il colore, la resistenza della polpa (penetrometro) ed il contenuto in amido della polpa. - La conservazione si avvale oggi dell’idrocooling, sistema che permette una maggiore conservazione del frutto per effetto di bagnatura in ambiente freddo. Metodi di conservazione possibili sono: l’atmosfera normale, con temperatura intorno a 0°C, UR di 85-90%, che mantiene le mele per 2-3 mesi, l’atmosfera controllata, con temperatura poco sopra lo 0°C e concentrazione di O2 e CO2 inferiore a 10%, oppure il sistema Ultra Low Oxygen a bassissima concentrazione di O2 ; è possibile anche la conservazione subatmosferica, con pressione di 0,13 atm, ed anche la rimozione di etilene durante la conservazione, con KMnO2 .

Oltre che per il tradizionale consumo fresco, la mela può essere utilizzata per la produzione di succhi, marmellate, sciroppi, dolci, sidro oppure essiccata. In cucina trova largo impiego come ingrediente per pietanze, dolci e macedonie.



Avversità



Carenze e fisiopatie possono comportare spaccature dei frutti, cascola dei frutti e rugginosità suberosa. Fitopatie si manifestano in conservazione: disfacimento interno e sugoso, riscaldo molle. Altre ancora le alterazione fisiologiche. Importante malattia batterica è il colpo di fuoco batterico (Erwinia Amilovora), tra le crittogame sono da ricorda la ticchiolatura (per la quale esistono cv reistenti), mal bianco. Degli insetti si ricordano lepidotteri, quali carpocapsa (Cydia pomonella), rodilegno rosso (Cossus cossus) e giallo (Zeuzera Pyrina), afidi, quali grigio, lanoso, verde, mentre tra altri c’è la cocciniglia di San Josè (Quadrapsidiotus pernicosus).
anonymous
2008-02-17 09:30:19 UTC
scusatemi..https://answersrip.com/question/index?qid=20080217091228AATcMxz
Maki
2008-02-17 09:08:36 UTC
cavolo, se nn hai mai visto una mela 6 proprio messa male! XD ciau


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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