Domanda:
Sapete che il riciclaggio della carta è una grandissima boiata inventata solo per far soldi?
?
2014-04-25 05:24:49 UTC
Il riciclaggio della carta è inutile perche inquina l'ambiente e consuma energia molto di più di quanto produrre carta nuova, in quanto:
-C'è bisogno del trasporto (con il camion) dall'isola ecologica al macero, e il camion inquina e conauma petrolio
-Poi al macero deve essere selezionata, disinchiostrata (con materiali inquinanti) e fatti altri procedimenti che inquinano e consumano energie. Al macero (sempre con il camion) deve essere trasportata alla cartiera
-Gli alberi vengono tagliati comunque perché c'è bisogno di impiantare nuova cellulosa perché si consuma, e anche se non fosse non aiuta a rigenerare le foreste e i boschi visto che gli alberi rimangono tali e quali.

Invece in caso di produzione di carta nuova, si consumano meno energie perché le sedi delle cartiere sorgono affianco alle foreste e ai boschi (come le segherie), e l'unico trasporto è quello dalla sede di produzione alla vendita, e quindi si inquina di meno e si brucia meno petrolio.

Il legno si rigenera, quindi conviene sprecare quello a differenza del petrolio che non si rigenerà MAI se non dopo secoli.

Infatti, il riciclaggio della carta è un usanza puramente italiana visto che le lobby ci vogliono fregare e far soldi alle nostre spalle, inventando fesserie a cui poi ci fanno cascare. In America, non esiste il riciclaggio della carta, e le riviste si buttano nella spazzatura normale.

L'unico riciclaggio utile è quello della plastica, visto che la plastica è altamente inquinante.

Che ne pensate?
Sette risposte:
TitaniumDioxide
2014-04-26 01:33:13 UTC
Dubito fortemente che il riciclaggio abbia un impatto ambientale maggiore della produzione. Questo vale, in genere, un po' per tutto.

Prima di arrivare in cartiera, gli alberi devono essere abbattuti, puliti dai rami, fatti a pezzi e caricati sui camion. In cartiera devono essere ulteriormente sminuzzati con delle cippatrici per ridurre il legno in pezzetti. Non credere che tutti questi processi siano a basso consumo energetico.

Il processo di estrazione (perloppiù chimico) richiede sostanze particolari, più o meno tossiche ed inquinanti a seconda del processo), che vanno mescolate alla polpa di legno (cippato), portando il tutto ad alte temperature (oltre i 100 °C) per diverse ore, in modo da "sciogliere" chimicamente la lignina che incrosta le fibre di cellulosa.

La cellulosa va poi lavata, eventualmente sbiancata (con cloro o acqua ossigenata), pressata e seccata fino ad ottenere il foglio di carta. Queste ultime fasi, che sono poi quelle del riciclaggio, hanno un impatto energetico ed inquinante nettamente inferiore al resto.

Credimi che quello che resta dopo aver disinchiostrato la carta (inchiostri e solventi) è meno inquinante di molti altri prodotti dell'industria chimica, fra cui anche le sostanze (liscivia) usate per estrarre la cellulosa.



Prima di puntare il dito a priori, sarebbe opportuno informarsi da varie fonti, e poi trarre le dovute conclusioni.



NB: citi l'America... devi sapere che negli USA la cellulosa è prodotta prevalentemente con il processo Kraft, che credo sia il metodo più "sporco" ed inquinante che si possa usare per estrarre la cellulosa dal legno.
?
2014-04-26 05:06:15 UTC
Dovresti citare qualche fonte a supporto delle tue idee. Inoltre non è cosa buona buttare un materiale non inquinante come la carta insieme alla spazzatura non differenziata, perchè contribuisce a riempire inutilmente le discariche.



Inoltre anche vetro e metalli sono importanti da riciclare, non solo la plastica.
Marco Merani
2014-04-25 06:07:13 UTC
Il riciclaggio è necessario comunque, perchè gli alberi non sarebbero sufficienti a soddisfare il fabbisogno di carta.

Grazie al riciclaggio, i boschi cedui di pioppo riescono a sopperire alla richiesta.

Quando la carta viene stampata, quindi, assorbe inchiostro, questo inquina comunque, anche se non la ricicli e la smaltisci come rifiuto.

Il trasporto su gomma è un problema molto più ampio, non riguarda solo la carta: basterebbe ottimizzare le linee ferroviarie e la loro gestione (che non vuol dire costruire cazzat* come la TAV, vuol dire sfruttare le linee esistenti in modo serio) e smetterla di tutelare la categoria dei camionari, causa di inquinamento, gran parte degli incidenti stradali, aumenti delle assicurazioni, rallentamenti del traffico, ecc... A loro l'assicurazione non si aumenta, nemmeno se ammazzano 25 persone, i punti dalla patente non si tolgono, di fare verifiche su manomissioni a cronotachigrafo, manco a parlarne...

In Francia, a Lione, c'è uno degli impianti di riciclaggio carta più moderni d'Europa, il settimanale inglese The Economist ha dedicato ampio spazio a descrivere come carta e cartoni vengano riciclati negli Usa e come i Paesi Europei dovrebbe prendere a modello la gestione americana di questi impianti.

The Economist si trova senza difficoltà in moltissime edicole in Italia, magari leggile le riviste, prima di buttarle.



Non hai parlato del nocciolo della questione: lo spreco della carta.

Le testate giornalistiche ricevono finanziamenti non in base alle copie vendute, ma a quelle stampate. Stampano migliaia di copie che sanno che non venderanno mai, solo per ricevere soldi dallo Stato.

Vogliamo parlare della pubblicità in buca, che la gente, quasi sempre, butta via, senza neanche guardare?

Sono questi i problemi legati alla carta, il resto sono cazzat* generate dalla disinformazione.

Dall'energia, all'acqua, al cibo, alla carta, alle materie prime, bisogna ridurre gli sprechi. Sanzionare severamente chi spreca.
Peter Pal
2014-04-26 04:22:58 UTC
Ho una cartiera vicino al paese in cui abito e alcuni miei compaesani lavorano li. Gli alberi arrivano tutti dall'estero. Se dovesse fare la carta solo con i pochi boschi che ha a fianco, sarebbe chiusa da 100 anni.
M M
2014-04-25 06:03:28 UTC
lol
anonymous
2014-04-25 05:36:46 UTC
Potrebbe essere vero, ma lo stesso discorso vale per la plastica. La plastica va trasportata, selezionata (i polimeri commerciali sono di diversi tipi), depolimerizzata (quello consuma parecchia energia) per far le cose fatte bene, ripolimerizzata e ritrasportata a chi la usa. É vero che il petrolio é una risorsa finita, ed é per questo che come con la sua fine finirà l'era della benzina, del gasolio, del cherosene eccetera, finirà anche quella della plastica di derivazione petrolifera. Io ti potrei dare ragione sulla carta, perché tranne per l'alluminio che ha un processo di lavorazione molto lungo ed energivoro, tutto il riciclaggio non é economicamente sostenibile in quanto la materia prima di riferimento di ogni classe di materiali abbonda sulla Terra, il problema é che quando lo sarà, ovvero quando costerà meno riciclare la carta piuttosto che tagliare un albero saremo già nella *****, poiché vorrà dire che l' offerta di carta non riuscirà a soddisfare la domanda, e questo succederà perché ci saranno poche piante al mondo, quindi é meglio mettere le mani un po' avanti. Poi io non prenderei in esempio gli americani, quelli che hanno abusato del petrolio per decenni usando delle macchine che facevano 5 km al litro a dir tanto. Questa é la mia opinione.
?
2014-04-25 05:30:05 UTC
È VERO,SI SAPEVA CHE È TUTTO UN RUBA RUBA!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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